L’ipertermia Indiba (Tecarterapia) A quanto aveva osservato già Ippocrate, “ciò che non guarisce con le medicine guarisce con la chirurgia; ciò che non guarisce con la chirurgia guarisce con la febbre, e ciò che non guarisce nemmeno con la febbre è probabilmente inguaribile”.

La febbre è una reazione di difesa dell’organismo, e l’ipertermia, con la quale si cerca di indurre una febbre artificiale, è usata in molte cliniche anche contro il cancro, poiché è noto che le cellule tumorali sono uccise dall’alta temperatura prima di quelle sane, anche se esiste uno scarto molto lieve tra la temperatura necessaria per uccidere le cellule tumorali e quella che danneggia anche le cellule sane.

In genere, nei trattamenti di ipertermia, il calore viene apportato, con varie fonti, dall’esterno del corpo verso l’interno, e ciò provoca vari inconvenienti, mentre nella ipertermia Indiba, scoperta molti anni fa dall’ingegnere catalano Calvet, attraverso un particolare apparecchio elettronico, l’aumento di temperatura viene prodotto dall’interno del corpo verso l’esterno, come avviene nella febbre naturale, con il vantaggio, rispetto a quest’ultima, di poter regolare esattamente la temperatura e di poter agire selettivamente solo su certe zone del corpo.

Si tratta di un apparecchio che emette un segnale di 0,5 megahertz, che raggiunge in profondità la zona interessata ed innesca dall’interno dell’organismo una reazione che riduce il dolore e l’infiammazione, accelera la riparazione e migliora la circolazione, disintossicazione ed ossigenazione.

L’ipertermia è da alcuni anni applicata anche in Italia, dove è chiamata “Tecarterpia”,  (“trasferimento energetico capacitivo e resistivo”) ed è utilizzata soprattutto nella medicina sportiva  (per traumi, dolori ed infiammazioni) e nell’estetica (contro la cellulite e per il rassodamento del corpo e del viso) mentre in Spagna, dove la terapia è stata scoperta, (ed anche nel mio studio) è utilizzata anche per :

  • artrosi, artrite ed arteriosclerosi;
  • asma (centro medico Fabra y Puig di Barcellona)
  • cicatrizzazione di ferite recenti, acne e psoriasi
  • traumi, distorsioni, dolori lombari e reumatici, sciatalgie, edema, ernia iatale, emorroidi, infiammazioni ed ematomi;
  • problemi di polmoni, prostata, fegato ed insufficienza renale;
  • malattie degli occhi (in particolare dall’oculista catalano Ballester)
  • terapia di supporto in caso di tumori;
  • è infine usato anche in numerosi saloni di bellezza (il che purtroppo rende difficile per alcuni credere nell’efficacia per malattie anche gravi) per gli ottimi risultati che si conseguono anche nei trattamenti estetici (rassodamento, cellulite, alopecia, acne ecc.)

Resta da aggiungere che il trattamento è di sicura innocuità ed è controindicato solo in casi di portatori di pacemaker e protesi di metallo, ed in gravidanza.