Salve !!!
Come forse ricorderete, in gennaio vi avevo scritto che dopo 18 anni di continuo invio  mensile  del Notiziario Buteyko mi sembrava preferibile ampliare la sfera delle notizie e  dei lettori,  scrivendo degli articoli non solo su Buteyko e solo sul respiro ma sulla salute in generale, visibili da tutti gli interessati su facebook e sul mio sito.
Purtroppo siamo in presenza di un   nuovo   virus contro il quale non abbiamo ancora  un’immunità e tanto meno dei vaccini,  e  molti   si chiedono come proteggersi dall’infezione e come rinforzare la propria  immunità per essere in grado di combattere il virus. Per chi  è già affetto dal coronavirus vi sono già alcune terapie efficaci, in particolare se la malattia è ancora negli stadi iniziali,   ed altre sono in fase di sviluppo mentre per la prevenzione non vi sono purtroppo ancora dei vaccini, anche se si spera che saranno disponibili tra non  molto tempo.
Cerco quindi di dare alcuni consigli utili per la prevenzione e l’ottimizzazione del proprio sistema immunitario, basati   in primo luogo sul modo di respirare, ma non solo.
Ovviamente è indispensabile attenersi in prima linea  a quanto  indicato dalle nostre autorità sanitarie  (restare a casa, lavarsi le mani, stare   a distanza  da altre persone, evitare affollamenti ed altro).  Uno dei consigli più importanti sarebbe poi quello di mettersi delle mascherine, purtroppo difficili da trovare in numero sufficiente e  di  buona qualità persino per il personale sanitario.
Tra i consigli  di prevenzione che in genere si leggono  vi è  peraltro ben poco quanto all’importanza del modo di respirare; vi sono molti consigli  per rinforzare l’immunità, con uno stile sano di vita, evitando ansia e stress (consiglio ben difficile da seguire di questi tempi), con integratori, con una buona dieta ed altro, ma tra questi consigli non vi è quasi mai quello di  “respirare bene”; ed i lettori di questo Notiziario ben sanno cosa intendo quando parlo di una buona respirazione! Sanno che respirando bene (ed evitando quindi l’iperventilazione)  si ottiene una buona ossigenazione di tutte le cellule del corpo ed una ottimizzazione del nostro sistema immunitario. Purtroppo chi inizia ora l’addestramento per ridurre l’iperventilazione deve  eseguire  con costanza gli esercizi per diverso tempo prima di ottenere degli effetti di ottimizzazione del sistema immunitario, e quindi questo addestramento non sarebbe utile per ottenere subito questa ottimizzazione e per diminuire il rischio, già in corso, di contagio da coronavirus. Vi  è tuttavia  una misura preventiva  (e cioè diretta solo a chi sta ancora bene e non ha alcuna difficoltà respiratoria), ad effetto abbastanza rapido, per diminuire il rischio di contagio da corona virus:   e cioè quella di cercare di respirare costantemente   dal naso e non dalla bocca.
E’ infatti   noto non solo agli addetti sanitari ma anche a gran parte del pubblico e dei media che normalmente (e cioè quando si sta ancora bene e non sono presenti problemi che ostacolano l’ingresso dell’aria nelle vie respiratorie, come purtroppo accade in casi di coronavirus a volte anche in stadi non avanzati) si dovrebbe respirare dal naso e non dalla bocca, sia di giorno che di notte.    Il naso è  l’organo che la natura ci ha dato per respirare mentre la bocca è l’organo  destinato al mangiare e parlare, e solo in situazioni di emergenza al respirare. Data l’importanza del respiro, senza il quale non potremmo sopravvivere che pochi minuti, la natura,  tramite la bocca, ci ha dato appunto un organo di riserva per il respiro, al quale possiamo ricorrere in caso di sforzi fisici estremamente intensi o impossibilità di respirare dal naso (per otturazione delle vie nasali o altri stati patologici).
Quando però il respiro per via orale, invece di restare una misura eccezionale alla quale si ricorre in caso di necessità (come   nei casi di coronavirus  già presenti) diventa un’abitudine permanente (sono purtroppo  non poche  le persone che respirano permanentemente con la bocca aperta giorno e notte) allora sono ben noti, non solo ai medici ma anche ad una gran parte delle persone, i danni che possono essere  causati da  questa respirazione orale costante (e per respirare si intende ovviamente sia l’inspirare che l’espirare) .
Questi danni rischiano di diventare molto più rilevanti quando, come nel caso attuale, ci troviamo ad affrontare un virus emesso, -in particolare con tosse e starnuti ma non solo-  con le goccioline contaminanti  contenute nell’aria che inaliamo, che si stabilizza  nell’apparato  respiratorio.
Mi sembra quindi strano che tra i consigli sanitari in genere dati per evitare di essere contagiati e di contagiare gli altri non vi sia   il consiglio, importante per  la prevenzione ed oltre tutto assolutamente non costoso, di respirare –ogniqualvolta ciò sia possibile senza sforzi e disagi- dal naso e non dalla bocca, e di tenere la bocca chiusa quando non si parla o mangia.
Sono ovviamente utili  le mascherine (di tecnologia più o meno avanzata ed  efficacia diversa a seconda dell’attività svolta), sia per  evitare l’ingresso di virus  con l’inspirazione, sia l’emissione di virus  con l’espirazione.
Occorre tuttavia, quando si indossa una mascherina, prendere alcune precauzioni,  (in particolare per quelle elementari e di tecnologia non avanzata). Dal momento  che può essere scomodo portare una maschera vi è  tra l’altro anche un aumentato rischio di toccare spesso il viso con le mani quando si  sposta la maschera per renderla meno fastidiosa. Un’altra considerazione   è che le maschere più comuni durano solo  poco tempo prima di dover essere sostituite; bisognerebbe inoltre anche con le mascherine, cercare di respirare dal naso e non dalla bocca, se si riesce a farlo senza   sforzo e disagio.    Come spero i lettori abbiano notato, ho messo in evidenza l’importanza del respirare dal naso per prevenire il contagio da coronavirus; quando infatti non si tratta più di prevenire   ma, magari senza saperlo, si è già contagiati, allora la quantità d’aria che si introduce –sia con la respirazione orale che, tantomeno, con quella nasale – può non essere sufficiente, fino ad arrivare alla necessità di ricoveri e alla necessità di misure di aiuto alla ventilazione, con introduzione di ossigeno supplementare con  vari sistemi. In questi casi di malattie dell’apparato respiratorio il problema si presenta  infatti già nelle prime due    fasi del processo di ossigenazione   dell’organismo, e cioè nel passaggio in quantità sufficiente di  ossigeno dall’aria atmosferica ai polmoni  e poi  dagli alveoli polmonari al sangue, e non solo nella fase finale- fase che  viene potenziata eliminando l’iperventilazione-  del passaggio dell’ossigeno dal sangue   alle  cellule dei tessuti del corpo.  Quando ci si accorge che si ha l’abitudine di iperventilare (e si spera che ciò avvenga prima che l’iperventilazione abbia magari contribuito a causare malattie croniche, disfunzioni delle difese immunitarie e vari altri problemi) allora è il caso di passare agli esercizi   diretti ad eliminare  l’iperventilazione. Questi esercizi – è importante ripeterlo-   vanno effettuati solo a titolo preventivo o magari quando, pur contagiati, si è in una fase in cui non è presente alcun sintomo e si può cercare di respirare di meno e dal naso senza percepire difficoltà e disagi.
Dopo questa premessa (mi scuso per la lunghezza ma mi è sembrato importante ribadire anche queste cautele importanti) passo a descrivere meglio i vantaggi che il  respirare costantemente dal naso e non dalla bocca può apportare per diminuire le probabilità di contagio da coronavirus e da altre malattie che colpiscono in particolare l’apparato respiratorio.

1–Il coronavirus viene introdotto nell’organismo in particolare tramite l’aria ( ved. ad es.questo rif.” Evidence of airborne transmission of the severe acute respiratory syndrome virus. Link to full textApril 22, 2004 N Engl J Med 2004; 350:1731-1739” ) In  un solo giorno respiriamo dai 10.000 ai 20.000 litri di aria: circa 10 volte di più rispetto ai chili di cibo  che mangiamo. L’aria contiene molti   virus e altre particelle che pertanto in un solo giorno inaliamo in una quantità che, secondo varie ricerche, può raggiungere i 100 miliardi. Il 70% circa di tutte le particelle  e  virus contenuti nelle goccioline contaminate presenti nell’aria  viene  filtrato  quando queste particelle e virus attraversano le mucose e le ciglia del nostro naso. Se invece respiriamo dalla bocca e non dal naso, l’aria  arriva  nei nostri polmoni senza essere stata preventivamente filtrata.  In altri termini,  saltiamo la prima linea di difesa del nostro corpo. Pertanto, in relazione alle misure di protezione contro il coronavirus, non è certo sufficiente lavarci le mani ecc. se, allo stesso tempo,  teniamo  la bocca aperta e respiriamo ogni giorno  dai 10.000 ai 20.000 litri di aria non filtrata.

2— Un naso freddo aumenta il rischio di infezioni da virus. Quando inaliamo dal naso  l’aria viene riscaldata ed inumidita (il che non avviene se si respira dalla bocca)  mentre  il naso stesso si raffredda e si secca. Tuttavia quando espiriamo dal naso,  esso viene nuovamente riscaldato ed idratato dall’aria calda ed umida che viene restituita dai polmoni. Se invece, pur inspirando dal naso   espiriamo attraverso la bocca ciò non avviene ed il naso resta freddo e secco. E’ importante perciò non solo inspirare ma anche espirare dal naso e non dalla bocca. La ricerca mostra infatti che il rinovirus,  noto per causare raffreddori e infezioni delle vie respiratorie superiori, si moltiplica quando il naso si raffredda, il che    crea un ambiente favorevole per la riproduzione del rinovirus (ved. ad es.” Temperature-dependent innate defense against the common cold virus limits viral replication at warm temperature in mouse airway cells Ellen F. Foxman et al.  Edited by Tadatsugu Taniguchi, University of Tokyo- January 5,2015    doi.org/10.1073/pnas.1411030112 “) ed è probabile  che ciò valga anche per la propagazione del coronavirus.

3–Il ruolo antibatterico ed antivirale dell’ossido nitrico (NO) prodotto nei seni paranasali. Sono note le proprietà antivirali dell’ossido nitrico, sostanza scoperta da Eddie Weitzberg, Jon Lundberg e collaboratori dell’Istituto Karolinska in Svezia, negli anni ’90 (ved. ad es. High nitric oxide production in human paranasal sinuses. Nat Med. 1995 Apr;1(4):370-3.- Lundberg JO et al. e  “Nitric Oxide Inhibits the Replication Cycle of Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus Link to full text – J Virol. 2005 Feb; 79(3): 1966–1969 -Sara Åkerström et al. ), prodotto in grandi quantità nei seni paranasali quando  respiriamo    attraverso il naso,  allo scopo di dilatare  le vie bronchiali per consentire all’aria di attraversarle facilmente . Inoltre l’NO provoca anche la dilatazione dei vasi sanguigni all’interno dei polmoni, il che  consente un migliore  passaggio dell’ossigeno dai polmoni al sangue.  Una ulteriore importante funzione dell’ NO è costituita dalle sue proprietà antimicrobiche, che  eliminano virus e batteri che sono fuggiti dalle ciglia all’interno del   naso e della  gola. Il coronavirus appartiene allo stessa tipologia  di virus della SARS (sindrome respiratoria  grave acuta). In un articolo del 2005 i ricercatori hanno concluso che l’ossido nitrico inibisce la replicazione del virus SARS (ved. ad es.) Quando respiriamo dalla bocca questa  importante sostanza, l’ossido nitrico, non viene invece prodotto.
Ovviamente anche l’ossido nitrico, analogamente ad altre sostanze  fondamentali e indispensabili, se presente in eccesso nell’organismo può provocare vari effetti negativi. Tramite una respirazione normale   non  è possibile produrlo in quantità eccessiva ma può essere pericoloso assumere integratori a base di ossido nitrico o dell’amminoacido arginina, soprattutto per chi assume il Viagra o farmaci a base di nitroglicerina o altri che contengono o potenziano la formazione di ossido nitrico.
Mi sembra utile citare  infine un mezzo che consente di intensificare, tramite il respiro,  la produzione dell’ossido nitrico  prodotto dai seni paranasali: è stato  scientificamente provato (ved ad es. “ Exhaled nasal nitric oxide during humming: potential clinical tool in sinonasal disease? -Biomark Med. 2013 Apr;7(2):261-6. doi: 10.2217/bmm.13.11.Maniscalco M1, Pelaia G, Sofia M.” e “ Strong humming for one hour daily to terminate chronic rhinosinusitis in four days: A case report and hypothesis for action by stimulation of endogenous nasal nitric oxide production.” In Journal             In Medical Hypotheses 2006 66(4):851-854 -Author Eby, George A. “) che il fatto di cantare prolungatamente,  attraverso il naso e con    la bocca ben chiusa, il suono hmmmm….   fa aumentare la produzione di NO nei seni paranasali. Questi studi scientifici pertanto ora confermano gli effetti benefici provocati dalla pratica, diffusa da molti secoli in varie scuole di yoga e medicina orientale, consistente appunto  nell’ emettere  ripetutamente ed a lungo il suono ommm…… !

 

*********  Concludo questa prima parte, e spero entro alcuni giorni di poter mandare un notiziario con vari altri consigli, basati non solo sul respiro.

Ed ecco alcune altre informazioni:

CORSI, DATE E CONSULENZE

-La 4 edizione di ATTACCO ALL’ASMA…E NON SOLO (Macrolibrarsi) uscirà a Maggio-Giugno 2020. In questa edizione ci sono:

  1. Nuovi studi e dati recenti.
  2. Nuovo capitolo sullo sport e l’attività fisica.
  3. Nuovo capitolo sul microbioma.
  4. Nuovo capitolo intitolato: “L’arma a doppio taglio di internet” e “Buteyko on-line?”

-Ricordo che “Dottoressa Fiamma Ferraro” è un sito professionale: non è pertanto possibile chiedere l’amicizia. Inserendo “Facebook dottoressa fiamma ferraro” su un motore di ricerca lo si trova subito, e se si ha un profilo Facebook, ci si può collegare al profilo.

-Ci sono state richieste per corsi Buteyko on-line, ma come scrivo in uno dei nuovi capitoli, “Buteyko si rivolterebbe nella tomba”! I parametri che non si possono osservare on-line (movimenti del torace quando si respira, rumori, posizioni ecc. )sono troppi.

Le prossime disponibilità per corsi individuali sono le seguenti:

Prossimi Appuntamenti

A CARPI (provincia di Modena): disponibilità per  consulenze mediche e corsi Buteyko individuali  il 12, 13, 14 e 15 maggio 2020

Provincia di  SIENA: consulenze mediche e corsi individuali il 7, 8, 9 e 10 maggio

 ROMA : consulenze mediche e corsi individuali su prenotazione dal 20 maggio in poi

 MILANO: disponibilità previste per il 18 e 19 ottobre

Il CORSO di gruppo DI FORMAZIONE PER ISTRUTTORI BUTEYKO è stato spostato nella sede di campagna a 20 km. da Siena, dove è possibile rispettare le distanze di sicurezza tra i partecipanti, in data 4 e 5 luglio 2020

 

LE DATE costantemente aggiornate   si trovano
AL SEGUENTE LINK:
www.dottoressafiammaferraro.it/buteyko/corsi/ 

Nel frattempo, sono comunque disponibile per qualsiasi tipo di consulenza a distanza. Come fare: chiamare uno dei cellulari (3456248926)  dello studio dalle 18.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì per sottoporre il proprio caso, e se si ritiene che una consulenza telefonica possa essere utile, spiegherò come procedere.