Congresso Medizinische Woche a Baden-Baden (Germania)–Ho partecipato anche quest’anno, per la decima volta, a questo Congresso che si svolge ogni anno a fine ottobre e che è considerato il   più importante convegno di medicina alternativa in Europa (e probabilmente nel mondo). Non è un caso che questo incontro avvenga in Germania, paese  dove non solo è nata, con Hahnemann, l’ omeopatia, ma che ha dato e continua a dare un contributo insostituibile di nuove terapie complementari-alternative: basta pensare all’omotossicologia di Reckeweg, alle scoperte di Otto Warburg   (che  in una celebre lezione tenuta ad un congresso di vincitori del premio Nobel    presentò varie prove che dimostravano quale causa primaria del cancro la carenza di ossigeno nei tessuti),  alle scoperte del prof. Enderlein  su   trasformazioni dei microbi da forme benefiche a forme dannose a seguito di mutamenti nell’organismo che li ospita , e poi a molto, molto altro. Tra le varie terapie   di cui si è parlato  durante il  Congresso ve ne sono alcune che sto approfondendo ulteriormente, poiché   mi stanno dando ottimi risultati: una è la terapia neurale elaborata ormai numerosi decenni fa dai fratelli Hunecke (ne parlo più a lungo nel mio ultimo libro: ved.www.scienzaeconoscenza.it/riviste/scienza_e_conoscenza_gold6_2013.php)e le altre sono basate soprattutto su approcci  diretti ad indurre la rigenerazione di tessuti danneggiati con preparati che, in attesa di ulteriori progressi nel campo delle cure con cellule staminali, cercano di indurre il corpo ad aumentare/rendere più efficiente la   produzione delle proprie staminali.   Di una di queste terapie, quella basata sui peptidi bioattivi del Prof. Khavinson, di San Pietroburgo (Russia), ho parlato nel mio libro sopracitato; un’altra di queste terapie, quella basata su preparati a base di acidi ribonucleici  (RNA)  introdotti in Germania dal Prof. Dyckerhoff molti anni fa dopo decenni di studio , era diventata negli ultimi tempi troppo difficile  da reperire e costosa, ed avevo pertanto, nonostante gli ottimi risultati conseguiti, anch’io smesso di prescriverla. Ora invece, a Baden-Baden ci è stato illustrato come nell’ultimo anno  questi medicinali, (elaborati con organi tratti da allevamenti bovini ultracontrollati, ed autorizzati in base alle severe normative tedesche), oltre ad essere stati potenziati, sono divenuti meno costosi, anche se per ora possono essere acquistati solo in alcune farmacie tedesche, che li confezionano  in base ad indicazioni specifiche per ogni paziente, fornite dal medico curante in relazione ai problemi nei vari organi che si vuole cercare di  potenziare.

Ruolo del sale per raffreddori e problemi bronchiali-polmonari- Mi sembra utile, visto l’avvicinarsi della stagione fredda ed i continui sbalzi di temperatura che favoriscono  raffreddori e bronchiti, ritornare su un argomento che è stato anch’esso approfondito a Baden Baden, e sul quale nel mio  Notiziario  del settembre 2006 scrivevo quanto segue: “…. i vapori d’acqua marina  inalati stando vicino al mare, in particolare quando è mosso, fanno bene ai polmoni.  In uno studio effettuato in  Australia, all’Università di Sidney, delle persone sofferenti di fibrosi cistica (un disordine genetico in cui si accumulano nei polmoni quantità eccessive  di muco  molto denso), sono state trattate con inalazioni-aerosol a base di acqua contenente sale in misura quasi doppia rispetto a quella contenuta nell’Oceano Atlantico; si è riusciti in questo studio a   ricostruire  lo strato acquoso presente nei polmoni delle persone sane, e che manca negli ammalati di fibrosi cistica, i quali non riescono pertanto ad espellere il muco. Come constatato dagli scienziati, il sale inalato attrae per via osmotica acqua dagli strati più profondi dei polmoni, facendolo emergere più in superficie, dove fluidifica il muco. E’ stato quindi possibile diminuire notevolmente il dosaggio delle medicine dei partecipanti allo studio….”

A Baden-Baden si è ora parlato delle terapie termali nelle grotte del sale; questo tipo di terapia, in effetti molto popolare  in varie località termali in particolare in Germania, Austria e paesi dell’Europa dell’ est, è iniziato nel 1840 quando un medico polacco osservò che i minatori che lavoravano in miniere di sale erano del tutto immuni da problemi respiratori; le prove dell’efficacia aumentarono quando in Germania, durante la II guerra mondiale, numerose persone che avevano cercato riparo dai bombardamenti in cave di sale,  notarono che erano guarite da asma, bronchite cronica ed altre malattie respiratorie.

Pur senza mettere  in dubbio gli effetti benefici dell’inalazione di vapori salini, non posso non mettere in rilievo la mia delusione  quanto al fatto che il relatore sull’argomento  abbia esposto a fondo tutti i possibili fattori che contribuiscono all’effetto benefico della terapia nelle grotte del sale (dagli effetti chimici della sostanza salina a quelli all’umidità dell’aria con i vapori, al rilassamento ed altro) ma, tanto per cambiare, non ha in alcun modo menzionato e contemplato la possibilità che uno dei fattori che contribuiscono agli effetti benefici della permanenza in queste grotte saline  possa essere  anche il fatto che nelle grotte  si respira per tempi prolungati un’aria più ricca di anidride carbonica.  In queste grotte i benefici effetti dell’anidride carbonica, che incrementa l’ossigenazione dei tessuti, sono   potenziati dall’inalazione di vapori salini ma anche la CO2 fa la sua parte! E tra l’altro, per godere di questi effetti benefici, non è necessario recarsi, con viaggi costosi, a fare delle cure termali in queste grotte saline . E’ possibile ottenere effetti analoghi con degli apparecchi per inalazioni e sto pensando, in determinati casi, di potenziare la respirazione con la tecnica Buteyko facendo inalare, durante il riaddestramento, dei vapori di sale.

Influenza e rimedi di fitoterapia nostrana-Si sta avvicinando, come ci ripete continuamente la televisione, una nuova epidemia di influenza; ho in passati Notiziari consigliato vari rimedi fitoterapici diretti a prevenirla, tratti anche dalla fitoterapia ayurvedica e cinese. Tuttavia anche la fitoterapia  della zona mediterranea può vantare alcune piante di particolare efficacia: sempre a Baden Baden sono stati esposti gli studi effettuati dal Dr. Pandalis, uno scienziato greco, da molti anni in Germania, dove ha avviato una fondazione senza scopo di lucro per la promozione delle piante tradizionali europee,   per scopi medici ma anche per la nutrizione. La Fondazione-Accademia (ved.www.pandalis-stiftung.org )  ha promosso l’effettuazione di vari studi, presso illustri  istituzioni tedesche, per sperimentare l’efficacia di queste piante: una di queste sembra avere un’ ottima efficacia contro l’influenza. Si tratta del Cistus incanus, da tempo in vendita in quasi tutte le erboristerie tedesche e, a seguito della fama ottenuta in Germania ormai in vendita anche in Italia (ma è bene accertarsi dell’affidabilità dei fornitori); questa  pianta, tipica della macchia mediterranea, era utilizzata  per i suoi effetti sulla salute fin dai tempi avanti Cristo ed era poi  caduta nell’oblio  di fronte all’emergere dei moderni preparati farmaceutici.  Tra i vari articoli e studi cito quello  di Droebner et al. (2011) dal titolo “L’Estratto Cystus 052, ricco di polifenoli è altamente efficace ontro il virus  pandemico H1N1 dell’influenza A ed altri virus respiratori-5 (Suppl.1),230-251.”

-Durante il Congresso di Baden-Baden sono poi state trattate molte altre tematiche di grande interesse e nel Notiziario del prossimo mese ne esporrò ancora altre!

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