OMOTOSSICOLOGIA L’ A.I.O.T. (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia ), fondata a Milano nel 1983, è oggi, grazie all’elevato numero di medici iscritti, tra le associazioni mediche più importanti a livello nazionale e di gran lunga la maggiore nel campo delle Medicine non convenzionali; collabora con la Società Internazionale di Omotossicologia, diffusa in tutto il mondo, con diverse associazioni italiane ed europee, con diverse Università italiane ed estere e con diversi Ordini dei Medici.

L’Omotossicologia è nel sito dell’ A.I.O.T, così descritta:
”L’etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia antiomotossica, significa: studio degli effetti delle tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico.

Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della medicina omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale e reinterpreta dati secondo un paradigma coerente che spiega, grazie alla propria specifica chiave di lettura, il manifestarsi dei fenomeni della salute e della malattia in modo completo.

Per l’omotossicologia lo stato di salute è interpretato come omeostasi dinamica, la malattia è valutata come espressione della lotta fisiologica dell’organismo che tende ad eliminare quelle “omo-tossine” (o stressors) endogene ed esogene che hanno superato la soglia di allarme.

La terapia tende, di conseguenza, a stimolare i meccanismi di autoguarigione propri dell’organismo, incrementando la risposta immunitaria specifica di ciascun soggetto.

A tale scopo vengono utilizzati farmaci omeopatici unitari a bassa, media e alta diluizione o complessi derivati sia dell’omeopatia classica che da acquisizioni farmacologiche più recenti (quali i substrati d’organo di suino, i catalizzatori intermedi, i chinoni ed i vari principi immunostimolanti).

I vantaggi terapeutici rispetto all’omeopatia classica sono: possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative e risultati molto veloci nelle patologie acute.

L’’Omotossicologia è una originale impostazione metodologica, clinica e terapeutica, che rappresenta il passaggio dell’Omeopatia dalla filosofia empirica alla rigorosità scientifica. Per questo è stata definita anche come “l’Omeopatia del 2000″.

L’Omotossicologia vede i suoi primi lavori scientifici negli anni ’60 e deve la sua denominazione al medico omeopata tedesco H.H. Reckeweg.

Essa dedica particolare attenzione allo studio dei meccanismi immunitari ed enzimatici attraverso la cui modulazione, ottenuta con l’utilizzo di innovativi principi biologici, si possono stimolare le più appropriate attività disintossicanti fisiologiche e giungere così al ripristino dello stato di salute.”
Per approfondire l’argomento: www.guna.it