La vera faccia dello stress II parte. Nella prima parte dell’articolo dedicato allo stress, abbiamo apprezzato che molti utilizzano il termine “stress” in modo generale, che lo stress svolge varie funzioni in quanto paragonabile a “Sale della vita” e che diventa potenzialmente dannoso quando diventa ‘distress” (angoscia).

Faccio comunque presente che molti autori continuano ad utilizzare il termine stress anche se in realtà è riferito all’angoscia; ma non credo che sia grave, e l’importante è capirsi.

Abbiamo visto che uno stressore negativo è uno stressore intrinseco od estrinseco che ci mette a rischio.

Il mio prossimo articolo sarà sulla tematica dei metalli tossici, un notevole spessore estrinseco, ma nel presente articolo andiamo avanti con l’angoscia psichica.

La vera faccia dello stress

Possiamo in tutti i sensi visualizzare lo stress come se fosse un albero: un albero ha radici (le cause dello stress), un tronco (stress o distress) e rami (le conseguenze dello stress o distress).

Vari autori utilizzano questo modello e, a tale proposito, faccio presente un fatto: ci sono vari tipi di alberi in natura, con radici più o meno lunghe e rami più o meno consistenti e lunghi.

Entra dunque nel delicato gioco psichico il fatto che due soggetti, trattasi anche di gemelli identici, non saranno mai uguali da un punto di vista psicologico.

Ognuno percepisce e vive lo stress, incluso il momento in cui diventa angoscia, in modo del tutto diverso.

stress-distress

Alcuni esempi più che banali? C’è chi adora lo shopping e c’è chi lo detesta, c’è chiusa la moto e si stressa con la macchina e viceversa, c’è a chi piace stirare, cucinare e tanto altro se c’è chi non gradisce la stessa attività; è da rifletterci bene, non ha nulla a che fare con la differenza tra i due sessi.

La vera faccia dello stress

Uno stress che diventa distress inizia ad assumere una certa rilevanza da due punti di vista:

la prima e più importante è per la propria salute.

Ci possono essere vari manifestazioni biologiche e patologiche indotte o precipitate dallo stress psichico negativo, quali: depressione, pressione alta, disfunzioni del sistema immunitario, in alcuni casi addirittura tumori e disfunzioni metaboliche.

Vari studi hanno inoltre dimostrato che lo stress influisce in modo negativo sulla qualità del sonno ed essa a sua volta può influenzare vari stati di salute, in modo particolare le affezioni sopra indicate.

A livello lavorativo. Lo stress-distress è noto ai medici del lavoro; ed è di fondamentale importanza stabilire se il soggetto si porta lo stress “da casa” oppure se è il lavoro a causarlo; in quest’ultimo caso la faccenda diventa più delicata.

Indipendentemente dalla causa, un distress ha ripercussioni non indifferenti in termini di produttività lavorativa a tutti i livelli.

La vera faccia dello stress

Di studi circa lo stress-distress ce ne sono stati vari negli ultimi anni; ad esempio: The Life Stress oaradigm and phsychological distress (Il paradigma dello stress della vita ed angoscia psicologica), di W. Eneel e N. Lin, pubblicato nel 2021; lo studio si sofferma su modelli distress attribuibili alla vita odierna.

Non sorprendentemente ci sono vari studi usciti in questi tempi di pandemia da Covid-19, ed anche sui sanitari, quali medici di base affetti da stress-angoscia.

Cosa fare?

La risposta più ovvia ma è impossibile in tanti casi è: eliminare la causa dell’angoscia.

Tornando poi al fatto che siamo tutti individuali non possono esistere ricette universali.

Posso in generale consigliare:

La prima cosa è un riaddestramento respiratorio; ridurre l’iperventilazione cronica indotta dallo stress può apportare grandi benefici. Il vantaggio è che dopo il piccolo investimento iniziale per apprendere il metodo, non c’è più bisogno di spendere altro. (Vedi intervista Lo stress cronico e consulta i seguenti link:
Lo stress Intervista rubrica Metalli_camente ottobre 2022
Lo stress esiste realmente – II parte
Lo stress esiste realmente
Lo stress cronico
Lo stress – Intervista).

Attività fisica ben fatta anche da un punto di vista respiratorio; a tale proposito vi terrò informati sul mio nuovo libro “Sport è salute” edito da Macrolibri che sarà in vendita nei prossimi mesi.

Meditazione, massaggi o da altre attività che inducano la sensazione di rilassamento.

Come sempre ricordarsi che, a meno che non si tratti di casi gravi, si possono ottenere benefici a livello sintomatologico mediante un utilizzo ben ponderato di fitoterapici; come sempre fatevi consigliare dal professionista.